Il muscolo piriforme è un muscolo piuttosto sottile e piatto costituito da tre fasci che originano dal secondo e terzo forame sacrale. È posizionato sia all'interno che all'esterno della pelvi (bacino). La parte intrapelvica è posizionata contro la parete laterale e ha di fronte il plesso sacrale e i vasi ipogastrici; la parte extrapelvica decorre tra il muscolo piccolo gluteo posizionato superiormente e i muscoli gemelli e otturatore interno che sono invece posizionati inferiormente. Il nervo sciatico origina dai nervi spinali L4-L5 e L5-S1 e passa, in genere, al di sotto del muscolo
piriforme.
Questo muscolo ha funzione extrarotatoria (ruota in fuori la coscia) con lieve componente di abduzione e di estensione.
In fase di appoggio, stabilizza il femore. Spesso è soggetto a contratture e ipertonie, che possono scatenare la cosiddetta sindrome del piriforme.
La patologia
La sintomatologia deriva o dalla compressione del nervo sciatico contro l'arcata ossea del grande forame ischiatico o, nella maggior parte dei casi, dalla irritazione dello stesso nervo, da parte del ventre del muscolo piriforme, che in caso di contrattura e ipertonia comprime le fibre nervose adiacenti.
Le cause
I sintomi
- La sintomatologia della sindrome del piriforme è alquanto variegata. Spesso si avverte dolore, talvolta accompagnato da parestesie, al tratto lombare, alla regione dei glutei, nelle zone posteriori della gamba e della coscia e anche alla pianta del piede; altri sintomi che possono comparire sono deficit di tipo motorio, riduzioni della sensibilità in alcune zone degli arti inferiori e gonfiore esteso nella zona che va dal sacro al gran trocantere. La sintomatologia è accentuata se il soggetto è rimasto a lungo seduto (in particolar modo con il femore intraruotato) oppure se sono state svolte attività sportive o lavorative caratterizzate da notevole intensità.
La diagnosi
Fra i test clinici maggiormente usati per la diagnosi della patologia in questione ricordiamo il test di Freiberg, il test di Pace e Nagle e il test dei rotatori esterni del femore.
Nel test di Freiberg,
il paziente è in posizione prona, flette in modo passivo il ginocchio a 90° e porta la gamba all'esterno allo scopo di imprimere una rotazione interna al femore; Il test viene ritenuto positivo in caso di dolore e di sintomi da compressione del nervo sciatico.
Nel test di Pace e Nagle il paziente, in posizione seduta, compie un'abduzione-extrarotazione isometrica delle anche contro le mani del medico. L'aumento del diametro del muscolo unito alla tensione causata dalla contrazione scatena, in caso di positività, dolori miofasciali.
Il test dei rotatori esterni del femore
Il trattamento
La ripresa dell'attività sportiva (o lavorativa) deve avvenire in modo graduale. Durante il periodo di trattamento può essere utile, nelle ore di sonno, posizionare un cuscino tra le ginocchia allo scopo di favorire il rilassamento del muscolo.
Nessun commento:
Posta un commento